Il punto sui collezionisti:

Alla domanda “Qual è la vostra passione?” sicuramente la maggior parte di noi risponderebbe: gli orologi! E questo il più delle volte senza minimamente prendere in considerazione il lato economico della faccenda. Alla maggioranza dei collezionisti infatti poco o nulla interessa del valore intrinseco dell’orologio stesso. I soldi infatti sono essenzialmente un mezzo per riuscire a completare la raccolta dei modelli di una determinata tipologia, oppure per acquistare un pezzo ritenuto unico ed assoluto per il loro gusto. E questo a tutti i livelli.

Non crediamo ad esempio che il collezionista in sala ha acquistato a Ginevra da Christie’s il Rolex Daytona con la firma del Gaboos sul quadrante abbia dovuto accendere un mutuo per pagare i 700 mila euro a cui l’orologio è stato battuto. Ha semplicemente speso una bella cifra per poter godere di un oggetto assolutamente unico e per certi versi irripetibile. Come farebbe un collezionista meno facoltoso per acquistare un Navitimer in buone condizioni. Cambiano le cifre, ma non cambia lo spirito, e questo ci piace.

Naturalmente chi compra orologi d’epoca sa bene che, scegliendo in maniera oculata e saggia, i soldi spesi possono trasformarsi in un tranquillo e duraturo investimento, tanto più che per il loro possesso non si paga (per fortuna) nessuna tassa, le spese di manutenzione sono minime e la facilità nella rivendita è alta. Tutto questo aiuta a comprendere perchè, in un momento di crisi del sistema economico mondiale, gli orologi vadano tutto sommato bene; perchè le vendite continuino (specialmente di modelli d’epoca ma anche di qualche importante marchio del nuovo) e perchè soprattutto la schiera dei collezionisti aumenti in maniera continua e consistente. Alla fine degli anni ’80 si parlava di “fenomeno” per descrivere il boom dell’orologeria. Oggi che siamo alle porte del 2014 possiamo con tranquillità affermare che il fenomeno si è tramutato in una solida realtà e che i collezionisti di tutto il mondo ne sono al tempo stesso lo stimolo e la rappresentazione più evidente.

L’augurio quindi, è che tutti trovino la possibilità e la tranquillità di vivere la propria passione e che l’anno alle porte sia più sereno, proficuo per tutti, a tutte le latitudini. Noi nel nostro piccolo continueremo a scrivere riguardo i nostri amati segnatempo, a parlare con i collezionisti, a sentire i commenti dei commercianti, a sorridere delle pubblicità televisive fatte sugli orologi, nella certezza che tutto ciò trovi sempre maggiori ed interessanti consensi.

Elvio Piva